da “La Voce del Popolo” di Fiume
TRIESTE | Venerdì scorso si è tenuta l’annuale assemblea dei soci dell’Università Popolare di Trieste. L’Ente, che nel 2024 ha festeggiato i 125 anni di ininterrotta attività, ha visto solo pochi giorni prima completarsi le procedure per il rinnovo del Consiglio di amministrazione che sarà in carica per i prossimi quattro anni, si legge in un comunicato inoltrato dall’UPT.
Il nuovo Consiglio di amministrazione è composto dal ministro plenipotenziario Daniele Rampazzo e dal dott. Edvino Jerian, indicati entrambi dal MAECI (il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale), da Paolo Rovis indicato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dal professor Guido Modugno, delegato dall’Università degli Studi di Trieste e da Orietta Pulich Marot, eletta dai soci dell’Ente quale loro rappresentante.
Nella seduta di insediamento, tenutasi il 28 novembre, con voto unanime, sono stati riconfermati alla presidenza il dott. Edvino Jerian, che, dopo le dimissioni del presidente Fatovich, ha retto l’Ente a partire dal dicembre del 2023 e alla vicepresidenza Paolo Rovis, che aveva già ricoperto tale ruolo nel precedente mandato.
Nel corso della tradizionale assemblea dei soci di fine anno, il presidente, dopo aver illustrato sia il bilancio 2023 che il previsionale 2025, che chiudono entrambi positivamente, ha illustrato sia le linee guida programmatiche che il nuovo Consiglio di amministrazione intende seguire nei prossimi quattro anni, mettendo al primo posto la necessità di migliorare la comunicazione con i soci nonché l’avvio di nuovi corsi, e annunciando che già a partire da gennaio si terrà una giornata informativa per presentare ed illustrare le iniziative che partiranno nel 2025, si legge ancora nel comunicato.
Il presidente ha anche sottolineato come a partire da quest’anno sono state messe in campo nuove iniziative e convenzioni a favore dei soci coinvolgendo le maggiori realtà culturali cittadine e consentendo così agli associati di poter usufruire di condizioni particolari a costo ridotto per tutti i musei comunali ma anche per il Rossetti e per il Teatro stabile La Contrada. Infine, l’Università Popolare di Trieste sta lavorando per allargare ulteriormente l’offerta a favore degli associati espandendola anche a realtà economiche cittadine.