da “La Voce del Popolo” di Fiume
di Stella Defranza
È stato avviato ieri al Dipartimento di Italianistica di Fiume il Corso di aggiornamento per gli insegnanti di lingua italiana ed educatori degli asili
Ha avuto inizio ieri alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Fiume il Corso di aggiornamento “L’italianistica contemporanea: lingua, comunicazione e cultura italiana”, organizzato dal Dipartimento di Italianistica in collaborazione con l’Agenzia per l’Istruzione e l’Educazione (AZOO), l’Unione Italiana e l’Università Popolare di Trieste, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri italiano. Entro lunedì, 19 febbraio, saranno realizzate cinque sessioni indirizzate a insegnanti di tipologie diverse, distribuite in tre giornate. Il corso è indirizzato agli insegnanti di lingua italiana e materie umanistiche e scientifiche, agli insegnanti di italiano L2/LS, agli educatori degli asili italiani come pure a tutti gli insegnanti ed educatori che nel processo didattico usano la lingua italiana.
Ad aprire il Corso di aggiornamento in veste di capodipartimento di Italianistica è stata Corinna Gerbaz Giuliano, che ha salutato i docenti presenti in aula e in particolar modo la consulente superiore per la minoranza nazionale italiana dell’Agenzia per l’educazione e l’istruzione, Gianfranca Šuran. Gerbaz Giuliano ha annunciato che il Corso fornirà tanti strumenti utili per la didattica, ma anche spunti di riflessione.
Un’esperienza didattica
A parlare più da vicino del programma è stata, invece, la sua vice, Gianna Mazzieri-Sanković, la quale ha illustrato la suddivisione in moduli e ha annunciato i temi che sono stati trattati nel modulo iniziato ieri. La prima lezione in programma è stata “Esercizi di pensiero critico da Dante a Pirandello: leggere i classici italiani con Nietzsche” di Martina Sanković Ivančić (SMSI Fiume), seguita da un Laboratorio e dalla lezione “Il Gioco del Mostro: una modalità per esercitare la strutturazione del periodo” di Annamaria Recchioni Ghirardelli (Dramma Italiano, TNC “Ivan de Zajc” Fiume). Sono seguiti la lezione “Calvino tra simbolismo e immaginario” di Paola Begotti (Università Ca’ Foscari Venezia), il Laboratorio, tenuto da Elisabetta Pavan (Università degli Studi di Padova) e la lezione “Imparare i sentimenti con la lettura” di Roberta Ferencich (Trieste).
“Abbiamo puntato a organizzare un corso che tenga conto degli aspetti della nostra realtà didattica – ha dichiarato Mazzieri-Sanković –. Una volta quando si parlava di insegnamento dell’italiano si pensava principalmente alla grammatica della lingua, mentre ora il discorso è molto più ampio e abbraccia il contesto letterario, la cultura, la storia e la geografia. Il primo modulo è dedicato alla lingua, il secondo alla letteratura e il terzo alla storia, cultura e società. Vorrei ricordare anche le difficoltà che si incontrano nel nostro lavoro, ovvero gli elementi burocratici solitamente legati all’accesso a biblioteche e archivi. Per questo motivo colgo l’occasione per ricordare che il materiale letterario del nostro Dipartimento, per la precisione tutti i numeri della rivista ‘La battana’, nonché le opere di Ramous, ovvero le traduzioni fatte da lui e le sue opere tradotte dagli altri, si possono trovare nel nostro archivio digitale. Sono sicura che i docenti troveranno tanti spunti utili per le loro lezioni, anche perché, nella preparazione del Corso di aggiornamento, abbiamo tenuto conto dei programmi scolastici dalla quinta all’ottava classe delle scuole elementari e di quelli delle medie superiori”, ha concluso.
Nietzsche e i classici italiani
Ad aprire il corso è stata Martina Sanković Ivančić, la quale ha tenuto un’interessante lezione sul pensiero del filosofo, filologo e saggista tedesco Friedrich Nietzsche, il quale è stato spesso citato e interpretato erroneamente nel corso della storia, in particolar modo prima del 1960. Anche se negli ultimi sessant’anni la sua produzione è stata in parte rivalutata e possiamo affermare che Nietzsche ha subìto un processo di “denazificazione” sono ancora troppo numerosi i manuali scolastici che riportano nozioni errate o che decontestualizzano alcune sue affermazioni, oppure riportano citazioni prese da appunti inediti piuttosto che da opere curate dall’autore per un vasto pubblico. Queste letture, definite “sbrigative” e “indelicate”, hanno portato a considerare il filosofo una sorta di guida spirituale del nazionalismo tedesco, mentre in realtà non solo Nietzsche condanna il nazionalismo e critica i tedeschi, ma sostiene persino il concetto di “buon Europeo”, alla base del quale c’è un sentimento sovranazionale.
Sanković Ivančić corrobora le sue conclusioni con numerose citazioni del pensatore ottocentesco, al quale ha deciso di dedicare pure la sua tesi di dottorato. Alla fine della sua lezione ha tracciato un parallelo col pensiero di Pirandello, ovvero con la sua idea di verità e maschere, nonché con quello di D’Annunzio, il quale aveva sviluppato un suo modello di superuomo, diverso dall’oltreuomo di Nietzsche.
Continuano gli incontri
Il Corso di aggiornamento continuerà anche nella giornata di oggi con tre incontri paralleli che si terranno nel pomeriggio, a partire dalle ore 13 e dalle 15.15 al quarto e al quinto piano della Facoltà di Lettere e Filosofia. I temi in programma per oggi sono “Leggere i testi di Rodari e Comin: dalla lettura alla creatività” di Paola Begotti (Università Ca’ Foscari Venezia), “Dizione italiana – rudimenti” di Annamaria Recchioni Ghirardelli (Dramma Italiano, TNC “Ivan de Zajc”, Fiume), “Come impedire alla lingua del sì di divenire linguetta?” di Doris Turina della SE “Dolac” ed Emanuela Koraca della SE “San Nicolò”, “L’esercizio della gentilezza” di Roberta Ferencich (Trieste), “Pensare criticamente la scienza, si può? Proposte di collaborazione tra arte, filosofia e scienza” di Martina Sanković Ivančić (SMSI Fiume), “Le istituzioni dell’Unione Italiana: sfide e progetti per il futuro della CNI” di Gaetano Benčić (Museo del territorio parentino), “L’importanza della conoscenza e strategie per favorire la curiosità” di Roberta Ferencich (Trieste), “Il mondo dei polimeri: dai biopolimeri alle plastiche” di Daniela Kalafatović (Università degli Studi di Fiume), “Uno strumento per la didattica della storia: la graphic novel Palacinche” di Ivan Jeličić (Università degli Studi di Fiume), “Lo sviluppo della lingua italiana con i cartoni animati: comprensione, produzione e aspetti culturali” di Paola Begotti (Università Ca’ Foscari Venezia), “Come suonano le lettere? Stimolare l’apprendimento di alcuni suoni dell’italiano” di Annamaria Recchioni Ghirardelli (Dramma Italiano, TNC “Ivan de Zajc”, Fiume) e “Scegliere le parole” di Roberta Ferencich (Trieste).