da “La Voce del Popolo” di Fiume All’Assemblea annuale presenti i vertici UPT, Roberto Menia e Massimiliano Lacota
CATTARO | Il Presidente dell’UPT e delegato MAECI Emilio Fatovic e il segretario generale Fabrizio Somma, accompagnati dal presidente dell’Unione degli Istriani Massimiliano Lacota e da Roberto Menia, vicepresidente della Commissione Esteri e Difesa del Senato della Repubblica Italiana, hanno soggiornato a Cattaro. Ad accoglierli, nella magnifica cornice dell’aula appartenente alla chiesa del Santo Spirito di Cattaro, sono stati – come si rileva in una nota dell’UPT – il Presidente della CNI in Montenegro Aleksandar Dender e i massimi componenti della Presidenza del Consiglio della CNI delle sedi alle Bocche di Cattaro, in occasione della XVIII seduta dell’Assemblea annuale della Comunità Italiana del Montenegro.
L’evento è stato aperto con gli inni nazionali del Montenegro e dell’Italia, per ricordare l’importanza della collaborazione fra queste due nazioni così come il loro legame secolare che continua a essere tramandato anche grazie alle attività che la Comunità degli italiani del Montenegro svolge continuamente. Un incontro istituzionale annuale importante – come si sottolinea sempre nella nota dell’UPT – volto a confermare e rafforzare la ventennale attenzione e collaborazione tra gli enti, garantita negli anni dall’Università Popolare di Trieste, braccio operativo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della Regione Friuli Venezia Giulia, quest’ultima garante di stabilità e sensibilità per le necessità e la grande attività culturale della Comunità Nazionale Autoctona Italiana in Montenegro. Presente alla seduta anche il presidente della Comunità Italiana in Serbia, Dejan Dučić.
In occasione dei saluti ufficiali, Massimiliano Lacota ha ricordato l’atto di collaborazione siglato nel 2022 tra l’Unione degli Istriani e l’ associazione montenegrina che raccoglie tutti i connazionali alle Bocche di Cattaro. Lacota ha trasmesso i saluti e le congratulazioni per il grande lavoro fin qui svolto da parte del presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Massimiliano Lacota, nel portare i saluti dell’Unione degli istriani, richiamando i due protocolli di intesa sottoscritti tra le rispettive associazioni nel 2022, ha ringraziato l’Unione delle Comunità Italiane del Montenegro per il prezioso lavoro che svolge preannunciando l’imminente avvio del progetto comune di un grande evento incentrato sui rapporti storici fra Italia e Montenegro che vedrà la luce nel 2024.
Roberto Menia dal canto suo ha rimarcato come nelle Bocche di Cattaro sia immediatamente percepibile la comune consapevolezza del lascito storico culturale e linguistico italiano in generale e particolarmente Roberto Menia dal canto suo ha rimarcato come nelle Bocche di Cattaro sia immediatamente percepibile la comune consapevolezza del lascito storico culturale e linguistico italiano in generale e particolarmente veneziano, sottolineato anche dalla constatazione che la lingua italiana è il secondo idioma del Montenegro stesso, che viene pure studiato nelle scuole dell’obbligo. Si sente quindi in aria di casa, che “tanto più gli impone di prendere pubblicamente l’impegno a sostenere l’Unione delle Comunità Italiane del Montenegro nelle legittime richieste di riconoscimento e finanziamento rispetto alle Leggi a favore della Comunità Italiana da parte del governo in Italia”.
Per concludere, dopo la presentazione di uno dei progetti principali ancora in corso, ossia la restaurazione delle tombe italiane presenti a Cattaro, sono stati presentati al pubblico anche i volumi realizzati negli ultimi mesi: “Garibaldi, garibaldini e il Montenegro” dell’autore Federico Goddi e “Italia e Montenegro. Collaborazione e confronto attraverso lo spazio adriatico nella prima metà del Novecento” di Francesco Caccamo. Il coro “Nikola Djurković” ha interpretato vari brani italiani in apertura e in un intermezzo estasiando i presenti.
Questa manifestazione annuale – conclude la nota UPT – oltre ad essere un momento di aggregazione per gli italiani che abitano sul territorio montenegrino, fa vedere ancora una volta quanto l’Unione delle Comunità degli italiani del Montenegro sia un ponte fondamentale fra le due nazioni e inoltre, permette di coltivare, tramandare e tutelare la cultura italiana sul territorio, attraverso le varie attività culturali ed educative di cui si fa portatrice.