da “La Voce del Popolo” di Fiume
di Stella Defranza
Si è tenuto al Dipartimento di Italianistica di Fiume l’ultimo modulo del Corso di aggiornamento. Il prof. Franco Finco ha illustrato alcuni metodi innovativi per l’apprendimento della lingua
Si è tenuto al Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia di Fiume l’ultimo modulo, della durata di sei ore, del Corso di aggiornamento “L’italianistica contemporanea: lingua, comunicazione e cultura italiana”. Il modulo numero 3, che ha chiuso il corso, è stato pensato per gli insegnanti di italiano L2/LS e ha visto gli interventi di Elisabetta Pavan dell’Università degli Studi di Padova, che ha parlato della cultura italiana nelle pubblicità, Annamaria Recchioni Ghirardelli, che si è soffermata sulla lingua dei Grandi, nonché l’ultimo intervento della giornata, intitolato “Utilizzo di materiali autentici nell’insegnamento dell’italiano” e tenuto da Franco Finco, attualmente professore di Linguistica e didattica delle lingue presso l’Istituto per il plurilinguismo e la formazione interculturale (Institut für Mehrsprachigkeit und interkulturelle Bildung) della Pädagogische Hochschule Kärnten di Klagenfurt, Austria.
Il professor Finco ha spiegato e ha dimostrato come e perché usare materiali culturali autentici nell’insegnamento dell’italiano e quali potrebbero essere i vantaggi per i discenti nel venire a contatto con testi, audio, video o altri materiali non propriamente didattici.
Materiale per fruitori madrelingua
In apertura della sua lezione Finco ha spiegato che il materiale autentico è quel materiale non realizzato a scopi didattici, ma pensato per un pubblico di parlanti madrelingua. In glottodidattica l’espressione “authentic materials” è stata usata per la prima volta da D. A. Wilkins nel 1975 e negli anni successivi è divenuta il punto nodale su cui verte l’approccio comunicativo, tanto che nei manuali e nei corsi di lingua che seguono tale impianto scientifico è spesso usata come garanzia di pratica efficace perché rimanda alla realtà comunicativa. In parole povere, se le situazioni solitamente descritte nei manuali sono orchestrate, ripulite da elementi non ortodossi come dialettismi, parolacce, espressioni tipiche del parlato, i materiali autentici sono una finestra nella realtà viva della lingua, così come viene usata dal suo parlante tipo.
Ovviamente, ha sottolineato Finco, per poter usare questo tipo di materiali nelle aule scolastiche è necessario tener conto della tipologia dei destinatari, della loro provenienza geografica, del livello linguistico, dei loro bisogni, dei metodi di apprendimento applicati e degli stili cognitivi.
I vantaggi della didattizzazione
Il relatore ha spiegato che a differenza del materiale classico usato durante le ore di lezione e che spesso viene considerato noioso o monotono dagli studenti, i materiali autentici, specialmente se in sintonia con gli interessi dei discenti, possono risvegliare la loro motivazione. Pensiamo soltanto ai testi delle canzoni, che non sono stati concepiti per lo studio della lingua, ma che hanno avvicinato tantissime persone a idiomi a loro sconosciuti. Un altro vantaggio è che la lingua studiata, in questo caso l’italiano L2, viene collocata in un contesto preciso e viene studiata sotto forma di diversi modelli, con le loro variazioni sociolinguistiche e le componenti extralinguistiche. Per fare un esempio, Finco ha menzionato la mimica facciale e la gestualità tipiche degli italiani che spesso veicolano un messaggio che viene trasmesso anche senza conoscere la lingua.
Diversi tipi di documenti
Ovviamente, come per gli altri materiali didattici, anche quelli autentici possono essere in forma cartacea, audio, video o multimediale. I testi, però, non sono quelli dei manuali, ma testi di letteratura, pubblicità, giornali o riviste, cartelloni pubblicitari, opuscoli, mappe, ricette, fumetti o altro. Il materiale audio, invece, possono essere i programmi radiofonici, i radiodrammi, la pubblicità, ma anche la musica di cantanti italiani. Finco ha fatto l’esempio dei Maneskin, che non solo hanno attirato tantissime persone verso l’italiano, ma hanno dimostrato anche che l’italiano è una lingua melodiosa, ma può venire abbinato anche alle musiche aspre del rock e delle chitarre elettriche e non solo alle melodie dei mandolini.
Il materiale autentico video è particolarmente importante proprio per gli elementi della mimica facciale e della gestualità, nominati in precedenza, motivo per cui è preferibile usare materiale originale e non video di film o serie stranieri doppiati in italiano. Finco ha spiegato che si possono usare anche programmi televisivi, talk show, documentari e persino programmi politici, telegiornali, previsioni del tempo, nonché il materiale video presente sulle piattaforme online come Youtube o altre. Per quanto riguarda il materiale multimediale, nell’epoca contemporanea sono importanti le reti sociali, la posta elettronica, i blog e tutta la comunicazione che avviene tramite Internet.
Adattare l’approccio agli studenti
In conclusione della sua lezione Finco ha spiegato agli insegnanti presenti che per quanto vantaggioso possa essere l’utilizzo di materiali autentici, è necessario preparare gli studenti in anticipo, spiegare il contesto in cui è nato il materiale e il suo contenuto. Tutti gli elementi devono venire analizzati in classe, deve venire fatta una sintesi di ciò che si è appreso e in ultima istanza l’insegnante verifica il sapere acquisito. Il materiale deve rispondere agli obiettivi didattici proposti e deve offrire la possibilità di creare attività didattiche strutturate con un’unità. Gli insegnanti presenti in aula hanno apprezzato soprattutto gli esempi proposti dal relatore e tratti da noti film italiani, ma anche commedie americane doppiate in italiano.