da “La Voce del Popolo” di Fiume
di Vanja Stoiljković
Quasi 600 musicisti delle bande d’ottoni di 17 località dell’Istria croata, italiana e slovena danno vita a una festa della musica senza pari. L’anno prossimo la manifestazione a Rozzo
48º Incontro delle Orchestre di fiati dell’Istria: quest’anno ci ha pensato Buie e mette su una festa della musica senza pari. Dal primo pomeriggio fino a notte la piazza principale cittadina è stata invasa dalle bande d’ottoni di 17 località dell’Istria croata, italiana e slovena, per un totale di quasi 600 partecipanti. Per uno spettacolo che non ha lasciato indifferente nessuno. Sfilata, esibizione degli inni, presentazione sul palco, immancabile after-party (ve lo sveliamo dopo). Una rassegna musicale quella tenutasi sabato che è stata pura energia. Grazie soprattutto ai bravissimi musicisti, ma anche all’affiatatissimo pubblico e all’impeccabile organizzazione di quest’evento.
La manifestazione ha preso il via con la sfilata fino al centro della cittadina: una per una, le orchestre hanno marciato tra la folla, accompagnate dai rispettivi Maestri. Presentiamole: la Banda d’ottoni della Comunità degli Italiani di Buie (Maestri Corrado Moratto e Chiara Bonetti), l’Orchestra di fiati Breg (Maestro Edvin Križmančić), la Banda d’ottoni dell’associazione musicale “Sokol” di Pinguente (Maestro Rudi Ferenac), l’Orchestra di fiati di Isola (Maestro Mirko Orlač), l’Associazione musicale “Spinčići” di Castua (Maestro Darko Čargonja), l’Orchestra cittadina di Albona (Maestro Robert Mikuljan), l’Orchestra di fiati di Laurana (Maestro Boris Mohorić), la Filarmonica di Santa Barbara – Muggia (Maestri Irina Perosa e Matteo Firmi), la Banda d’ottoni di Pisino (Maestro Aldo Fošk), l’Orchestra di fiati della Città di Pola (Maestro Branko Sterpin), la Banda d’ottoni di Rovigno (Maestro Giuseppe Bartoli), l’Orchestra di fiati Sveti Anton (Maestro Matjaž Klaj), la Banda d’ottoni della Società folcloristica “Matko Laginja” di San Lorenzo del Pasenatico (Maestro Petar Janko), la Banda d’ottoni della Comunità degli Italiani “Giovanni Palma” di Torre (Maestro Ivan Haubrih), la Brass band della Comunità degli Italiani di Visinada (Maestro Alen Bernobic), la Banda d’ottoni della Città e della Comunità degli Italiani di Dignano (Maestro Branko Sterpin), l’Orchestra di fiati “Naša sloga” di Babići (Maestro Petar Matošević) e la Banda d’ottoni di Rozzo (Maestro David Kumpare).
Dopo l’esibizione degli inni nazionali, a dare il benvenuto ai musicisti e al pubblico sono stati la presidente della Comunità degli Italiani di Buie, Lena Korenika, che si è detta felicissima di ospitare l’evento, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla sua organizzazione; la vicepresidente della Regione istriana in quota CNI Jessica Acquavita, che ha ricordato con piacere gli anni trascorsi da bandista nella locale CI, nonché il sindaco Fabrizio Vižintin: “La musica non ha mai conosciuto confini. La musica è come la vita; può essere creata in un solo modo: insieme”.
A seguire, la formazione di una sorta di mega orchestra, per intonare tutti assieme l’Inno alla gioia, l’inno istriano “Krasna Zemljo”, le triestine e “River of Babylon”, le ultime due con l’arrangiamento di Corrado Moratto. Un’esibizione che è stata quasi un’impresa e che ha lasciato tutti a bocca aperta.
Innalzata la bandiera della Rassegna, si è potuto iniziare con le esibizioni singole: una alla volta, le orchestre di fiati sono salite sul palco, presentando un repertorio davvero vario, che va ben oltre la musica da marcia. Così, le brass band hanno offerto classici della musica pop e rock internazionale, canzoni istriane, dalmate, italiane e slovene, alcune delle più note colonne sonore, coinvolgendo tutta la piazza, che non ha mancato di cantare e ballare sui ritmi più conosciuti. L’ultima a salire sul palco è stata la Banda di Rozzo, che l’anno prossimo farà da padrone di casa per il 49º Incontro delle Orchestre di fiati dell’Istria. Con la sua performance energica, ha fatto impazzire il pubblico.
Ammainata la bandiera della Rassegna, che è andata in mano a Rozzo, la consegna degli omaggi al rappresentante di ciascuna orchestra e l’estrazione dei premi per tre bande partecipanti. Fine della festa? Per niente! Impossibile fermare la grinta e l’entusiasmo dei musicisti di tutte le generazioni. Protagonista dell’after-party (ovviamente fuori programma) la Banda di Rovigno, che ha saputo cogliere l’attimo, facendo saltare tutta la piazza, grandi e bambini, buiesi e ospiti, offrendo un mix di musica di ogni genere, a suon di tamburelli (complimenti all’instancabile batterista!), che è proseguita fino a notte.
Gli organizzatori del 48º Incontro delle Orchestre di fiati dell’Istria sono stati la Comunità degli Italiani di Buie assieme alla locale Università popolare aperta, con il patrocinio della Regione istriana, della Città di Buie, dell’Unione Italiana, dell’Università popolare di Trieste, del Ministero degli Affari esteri della Repubblica d’Italia, della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e dell’Ufficio per i diritti dell’uomo e i diritti delle minoranze nazionali del governo della Repubblica di Croazia. Complimenti a Buie, ora tocca a Rozzo.