Sede: ITIS – Azienda pubblica di servizi alla persona (via Pascoli, 31)
Durata delle lezioni: 75 minuti
Quota d’iscrizione: € 130,00
Martedì, 10:30 – 11:45,
ins. Giuliana Balbi certificata CSEN;
Durata del corso: – dall’ 11 febbraio al 22 aprile 2025
Lo yoga non è una cura, ma un metodo per rigenerarsi e per vivere meglio
Cos’è lo yoga
Lo yoga è considerata la scienza più antica della vita, capace di controllare lo stress a livello fisico, emozionale e mentale attraverso la pratica di asana / posture fisiche, pranayama / respiro, yoga nidra / rilassamento. Lo yoga non è ginnastica, ma è uno stile di vita consapevole da introdurre nel proprio quotidiano; non fornisce una cura ma un metodo per migliorare la vita e viverla con consapevolezza e serenità. Lo yoga considera il corpo come il proprio tempio da trattare con gentilezza e con cura. La parola yoga significa unità e agisce su tutti i livelli della persona creando una connessione tra il livello fisico, energetico, mentale, emozionale, psichico e spirituale, praticamente è lo strumento che equilibra e armonizza tali livelli attraverso la pratica. Il primo aspetto dove si riconoscono i benefici dello yoga è quello fisico. Quando si sperimenta dolore e tensione a questo livello, significa che ciò che appartiene al corpo fisico è in disarmonia e con l’andar del tempo porta la persona verso la malattia. La pratica dello yoga al contrario, porta armonia e coordinazione nel funzionamento degli organi in modo che possano lavorare in modo sincronizzato per il benessere del corpo. Successivamente i benefici dello yoga avvengono a livello mentale ed emozionale, che sono entità connesse con il corpo; in seguito per chi ha la vocazione di una ricerca interiore, lo yoga agisce a livello spirituale. Rimanendo nel tangibile, si può affermare che lo yoga è un mezzo per mantenere in salute e benessere il praticante in una società sempre più stressante. Tutte le persone a qualsiasi età possono iniziare a praticare lo yoga, al di là della religione, dell’età, del genere.
Importanza dello yoga nella terza età
Non è mai tardi per iniziare le pratiche di yoga. Con il passare degli anni, il corpo ha maggior bisogno di essere trattato con gentilezza, di ricevere attenzioni non invasive e possibilmente farlo in modo autonomo. Per questo lo yoga è un aiuto indispensabile, in quanto risveglia l’autonomia fisica e rafforza la volontà di sentirsi bene. Le abitudini non sane di vita di alcune persone aggiunte all’età, portano il corpo ad irrigidirsi, ad avere problemi articolari, respiratori, cardiaci, non solo, può sopraggiungere un po di depressione, di stanchezza, di pessimismo ecc. Attraverso la pratica yogica la persona si rivitalizza, diventa maggiormente consapevole di se stessa e risveglia la potenzialità di autoguarigione dentro di sè. Certo che lo yoga non è una cura, ma aiuta a star bene, ad avere fiducia in se stessi, ad approcciarsi alla vita con ottimismo. Da non sottovalutare l’aspetto di socializzazione tra compagni di corso e insegnante.
Cosa si praticherà
Negli incontri di yoga si eseguono asana adatte alle esigenze degli allievi, tenendo conto delle limitazioni fisiche, eventualmente di qualche disabilità ecc…quindi comodamente seduti sulle sedie, per chi vorrà invece, potrà sedersi a terra sul tappettino. La pratica è di uno yoga semplice, lento, dolce, inclusivo, non performativo e giudicante. In caso di necessità, si farà uso di supporti e strumenti che aiutino la pratica. L’attenzione è rivolta alla respirazione consapevole e sincronizzata al movimento. Semplici pratiche per rallentare il ritmo della vita e concedersi il tempo necessario per rigenerarsi. Già dopo alcuni incontri migliora la qualità del sonno. Un elemento importante nello yoga è la visualizzazione, quindi se non si riesce ad eseguire un’asana, la si visualizza. Questo è molto importante per mantenere attive le aree del cervello dedicate a tali azioni. Le asana sono le posture fisiche che hanno lo scopo di sciogliere la rigidità fisica e mentale riconoscendole ed affrontandole. Un corpo flessibile indica una mente flessibile. Quando si praticano le asana, la parte esterna del corpo e gli organi interni si allungano e si contraggono, ciò fa si che alcune parti de corpo vengano irrorate di sangue mentre le parti opposte eliminano le tossine. Questo mantiene in salute il corpo, inoltre con ogni respiro il diaframma scende e sale massaggiando gli organi interni. Praticare le asana è il punto di partenza per il proprio benessere, muscoli, articolazioni, organi interni migliorano la circolazione sanguigna senza affaticamento. Le tensioni possono essere anche a livello muscolare, quindi con una serie di asana dedicate a queste disarmonie insieme al respiro e al rilassamento, si eliminano le rigidità, tutto ciò affrontando con gentilezza e consapevolezza. Per pranayama si intende le tecniche respiratorie con il controllo del respiro che nello yoga è sempre consapevole e sincronizzato ai movimenti fisici. La respirazione produce l’energia necessaria per l’attività fisica e il giusto funzionamento degli organi. La maggior parte delle persone respira in modo scorretto, che può essere superficiale, breve, veloce oppure possono sopraggiungere delle apnee. In questi incontri verranno insegnate le tecniche per rendere il respiro lento, lungo e profondo e consapevole. Una respirazione lenta fortifica l’apparato cardiaco aumentando la vitalità e il benessere generale, inoltre rilassa la mente Ogni incontro si conclude con il rilassamento che in questo caso è yoga nidra. Esso è un metodo di rilassamento profondo, dove il corpo dorme ma la mente rimane sveglia e segue le indicazioni dell’istruttore. Durante la pratica, le tensioni muscolari, emozionali, mentali, possono essere rimosse.
Conclusione
La pratica di yoga nella terza età è utile per:
- migliorare lo stile di vita
- aumentare l’equilibrio, la forza sia fisica che quella di volontà
- acquisire maggior conoscenza e consapevolezza di se stessi
- stimolare le capacità cognitive
- migliorare la respirazione
- migliorare la qualità del sonno
- ridurre l’ansia e lo stress
- osservare i propri pensieri che emergono dopo la pratica
- consapevolezza degli stimoli sensoriali
- esperienza del silenzio
- consapevolezza dei propri bisogni
- riconoscimento degli ostacoli
Attenzione! I corsi vengono attivati al raggiungimento del numero minimo previsto di iscritti.