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da “La Voce del Popolo” di Fiume

di Luka Živković

“Un saluto a tutti i connazionali provenienti da Fiume, Abbazia, Laurana e a tutti i soci che vengono dalle località vicine. Un saluto a tutti i turisti e appassionati di musica, il pubblico che adora Lucio Dalla, un compositore molto speciale”.

Il sindaco del Comune di Draga di Moschiena e presidente della Comunità degli Italiani dell’omonima cittadina, Riccardo Staraj, ha accolto calorosamente i presenti non dimenticando di fare gli auguri alla mamma Anita, seduta in prima fila che festeggiava il suo 81esimo compleanno. Il pubblico ha reagito con affetto e calore, applaudendo e accogliendo Anita sul palco, dove le sono stati consegnati fiori in segno di omaggio.

Un’esibizione impeccabile

Il progetto “Dallanima” ha celebrato l’arte del grande musicista bolognese Lucio Dalla, con una performance interpretata interamente in chiave femminile dalla splendida voce di Annalisa Conte. A completare il gruppo musicale erano i talentuosi musicisti Lorenzo Lo Gioco (tastiere), Emiliano Visentini (basso), Marco Gariazzo (chitarra) e Daniele Bosa (batteria).
Il concerto, durato per due ore nel piccolo parco sul molo del porto di Draga di Moschiena, ha visto la partecipazione di oltre 150 persone, tra cui anche il presidente della GE dell’UI, Marin Corva. Anche dai ristoranti e dalle finestre delle case vicine si è potuto udire l’attenzione e il canto degli spettatori. Il palco, pur essendo piccolo, è stato allestito con grande professionalità e ha offerto una performance impeccabile sin dal primo brano (Caruso) fino alle interpretazioni finali di “A modo mio” e “4 marzo ‘43” che hanno attirato molti dei presenti a cantare uniti a un passo dallo stage. La cantante, con la sua abilità vocale, è riuscita a suscitare emozione negli occhi dei presenti. L’evento è stato organizzato dall’Università Popolare di Trieste in collaborazione con la Comunità degli Italiani di Draga di Moschiena, la Regione Friuli Venezia Giulia e il marchio “Io sono Friuli Venezia Giulia”, che valorizza e promuove le varie realtà culturali e sportive della propria regione, con il supporto dell’Unione Italiana.

Annalisa Conte.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ

Un mondo idilliaco

Tornando a Lucio Dalla, per il quale non servono troppe presentazioni, bisogna ammettere che è stato bello rievocare le sue canzoni: i suoi testi erano tutt’altro che superficiali e spesso, cavalcando le note, guidavano l’ascoltatore in mondi introspettivi adornati di poesia, ma anche riflessioni personali e critiche sociali. L’amore era uno dei suoi tempi più trattati e vivido era il suo interesse a presentarlo nelle sue sfumature più opposte. La complessità di questo sentimento era descritta minuziosamente non dimenticandosi mai di evidenziare l’importanza del suo ruolo nella vita di tutti noi. Era uno di quei cantautori che si armava di allegorie per descrivere la condizione umana. Ficcava il naso in mondi di fantasie cercando risposte che lo potevano guidare alla ricerca della sua identità. Gli facevano male le ingiustizie sociali, la solitudine e l’emarginazione, proprio lì dove c’erano le persone e dove ognuno dovrebbe sempre poter trovare un tipo di compagnia. Ed è per questo, forse, che preferiva cantare il mare piuttosto che le grandi città. La natura è sempre il miglior rifugio per dare sfogo alle nostalgie del passato e le riflessioni su un mondo idilliaco che ognuno di noi vorrebbe vivere. Oltre all’amore il concetto (o il sentimento) più bello che inseriva come spezia pregiata nei suoi versi è la speranza in un domani migliore. L’ottimismo è un pregio delle anime più brillanti e Lucio Dalla, con le sue narrazioni lasciateci in eredità, era sicuramente una di loro: un artista che sapeva coniugare la bellezza della parola con la profondità dell’emozione, creando canzoni che continuano a ispirare generazioni di ascoltatori.

I brani finali hanno riunito tutti in un abbraccio.
Foto: GORAN ŽIKOVIĆ