da “La Voce del Popolo” di Fiume
di Erika Barnaba
Incontro con il giovanissimo poeta Rafael Vižintin, la cui vittoria non solo celebra il suo talento precoce, ma anche il potere della creatività giovanile. Nella sua produzione intreccia con maestria parole ed emozioni
La passione della scrittura nei giovanissimi è come un faro che illumina le menti in crescita, permettendo loro di esplorare mondi fantastici e condividere le proprie visioni uniche. In ogni parola si nasconde la potenziale scoperta di talenti nascosti e la capacità di esprimere emozioni complesse. La scrittura giovanile è un viaggio di autodeterminazione, che trasforma pensieri in storie e sogni in pagine colorate, plasmando così il futuro narrativo di giovani promettenti. Uno di questi è Rafael Vižintin, alunno della sesta classe della SEI “Galileo Galilei” di Umago che, come lui stesso ci ha raccontato, nutre diverse passioni quali la storia, la lettura, la scrittura e pure la musica quando, per rilassarsi, suona il pianoforte. Grazie alla sua raccolta di poesie “Terra mia”, con la motivazione: “Schizzi, non privi di una certa leggerezza; impressioni ricavate da una natura contemplata e ammirata con ingenuo candore”, ha vinto il premio giovani “Adelia Biasiol” nella categoria “Letteratura”, sezione Poesia in lingua italiana, all’ultima edizione del Concorso d’Arte e di Cultura “Istria Nobilissima”. Seppur giovanissimo, ad anticipare quest’ultimo successo sono stati altri riconoscimenti come il terzo posto al concorso letterario in occasione della “Festa del pane” promosso dalla CI “Fulvio Tomizza” di Umago, il secondo posto al concorso letterario in seno al Festival dell’Istroveneto, il primo posto alle gare nazionali croate di lingua italiana aggiudicandosi pure “l’Oscar del sapere” e il primo posto al concorso letterario “Mailing List Histria”. Quindi, in “Terra mia” il giovane poeta ha intrecciato con maestria parole ed emozioni, trasformando fogli bianchi in veri e propri giardini di poesia. La sua vittoria nel premio non solo celebra il suo talento precoce, ma anche il potere della creatività giovanile. Attraverso le sue poesie, questo promettente scrittore ha dimostrato che anche le menti più giovani possono tessere racconti che ispirano e catturano l’immaginazione. Abbiamo incontrato Rafael Vižintin per approfondire questo ulteriore tassello del suo viaggio straordinario nell’affascinante mondo delle parole e per conoscere meglio la sua vena artistica nella quale ha dimostrato il grande amore per questo variegato territorio.
Qual è stata l’ispirazione dietro il tuo lavoro vincitore e come hai sviluppato l’idea o il tema centrale?
“La mia ispirazione è stata l’amore per la mia terra. Ho sviluppato il tema centrale pensando alle molteplici ricchezze e alle meravigliose diversità dell’Istria”.
Superamento dei pregiudizi
Come vedi il ruolo della letteratura nella società o quali messaggi desideri trasmettere attraverso le tue opere?
“Il ruolo della letteratura nella società è quello di aprire le menti, spesso bloccate dai pregiudizi e stereotipi. Attraverso le mie poesie voglio condividere le mie emozioni”.
Come hai reagito quando hai ricevuto la notizia di aver vinto il premio per la letteratura e cosa significa per te questo riconoscimento?
“Quando ho ricevuto la notizia dei risultati del concorso ero molto felice. Per me questo riconoscimento significa molto perché mi sprona a migliorare e a continuare ad andare avanti e coltivare questa mia passione”.
Puoi raccontarci del tuo processo creativo nello scrivere il pezzo premiato e perché s’intitola «Terra mia»?
“Mi sono basato sul tema principale, sul mio territorio e di conseguenza ho cercato di rendere le poesie più concise e dirette possibile per trasmettere al meglio e in modo più chiaro ciò che vivo e le emozioni che questo mi offre”.
Da Tolkien a Pascoli
Quali sono gli scrittori o le opere preferite che hanno influenzato la tua scrittura?
“Uno degli scrittori preferiti è John Ronald Reuel Tolkien, scrittore, filologo e professore britannico con una capacità di combinare narrativa epica con profondità linguistica e culturale, noto per essere l’autore di opere letterarie di grande successo ambientate nel mondo immaginario come ‘Il signore degli anelli’ (The lord of the rings), ‘Lo Hobbit’ (The Hobbit) e ‘Il Silmarillion’. Amo molto pure lo scrittore, semiotico e filosofo italiano di fama internazionale, Umberto Eco, lo scrittore, giornalista e pedagogista italiano, Edmondo De Amicis, noto principalmente per il suo celebre libro ‘Cuore’ e il poeta e scrittore, Alessandro Manzoni, figura di spicco del Romanticismo italiano. Mi affascinano pure le opere dello scrittore, poeta, drammaturgo, politico e militare italiano, Gabriele D’Annunzio, come pure quelle della poetessa di grande talento, Alda Merini, con la sua passione intensa e originale. Non posso però non citare Giovanni Pascoli, uno dei più importanti poeti italiani della fine del XIX e dell’inizio del XX secolo. Mi appassionano i suoi versi che sono spesso caratterizzati da un attento studio della natura, l’attenzione ai dettagli quotidiani e una profonda riflessione sulla vita e la morte”.
Come bilanci gli studi con la tua passione per la scrittura?
“Tento di impegnarmi il più possibile. La chiave è trovare un equilibrio che funzioni, consentendomi di coltivare sia la mia passione per la scrittura che il percorso scolastico. Uno dei segreti è integrare la passione per la scrittura negli studi con la consapevolezza che ci sono periodi nei quali uno degli aspetti richiede più attenzione e con flessibilità adatto la mia routine di conseguenza”.
Ci sono particolari sfide che hai affrontato durante la creazione del tuo lavoro e come le hai superate?
“Il problema più grande è stata la mancanza di tempo in quanto ho avuto solamente due giorni per creare questa raccolta, giorni però nei quali fortunatamente la mia ispirazione è stata molto viva”.
Un sogno nel cassetto
Hai progetti nel mondo della scrittura o ci sono temi specifici che desideri esplorare?
“Nel futuro vorrei fare lo storico e scoprire il passato che vedo come un misterioso scrigno di storie dimenticate, pronte ad essere riscoperte. Mi affascina l’idea di diventare custode di narrazioni dimenticate e il tramite tra le generazioni”.
Come credi che la tua vittoria possa influire sulla tua carriera letteraria futura?
“Momentaneamente godo ancora di questo traguardo e, con la speranza che questa passione rimanga sempre viva, vedremo più avanti dove mi porterà”.
Quali consigli daresti ad altri giovani scrittori che aspirano a ottenere riconoscimenti nella letteratura?
“Scrivete per passione e leggete molto, due attività chiave nella vita di chi ama la scrittura. Incoraggio a scrivere non solo per obblighi o richieste esterne, ma per il puro amore e l’entusiasmo per l’atto creativo. La passione per la scrittura può alimentare la creatività e rendere l’esperienza più significativa e gratificante. Inoltre suggerisco di dedicare del tempo alla lettura. Leggere ampiamente e diversificatamente non solo arricchisce la conoscenza, ma espande anche il repertorio linguistico e stimola la creatività. La lettura offre l’opportunità di apprendere da altri scrittori, esplorare nuovi mondi e sviluppare un apprezzamento più profondo per la diversità delle voci e delle storie. La passione per la scrittura e l’abitudine di leggere ampiamente si influenzano reciprocamente, contribuendo a coltivare una relazione più profonda e appagante con questo mondo”.