Si è tenuta il 12 dicembre 2023, presso l’Aula Paolo VI di Trieste, l’Assemblea dei Soci dell’Università Popolare di Trieste.
Il neo eletto Presidente dott. Edvino Jerian, dopo aver ringraziato pet la partecipazione i Soci, i Vertici dell’Unione Italiana, il Collegio dei Revisori dei Conti, ha portato il saluto del Sindaco di Trieste impegnato in un Consiglio Comunale e del presidente di Federesuli, Avv. Giuseppe de Vergottini.
Il dott. Jerian, consapevole della rilevanza del compito affidatogli, ha sottolineato la grande responsabilità istituzionale e gestionale nei confronti della cittadinanza di Trieste, per il compito formativo che statutariamente è affidato all’Ente nonché, a quello indirizzato -su indicazione e incarico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – al mantenimento e la valorizzazione del patrimonio culturale sia della Minoranza Italiana nei paesi dell’Ex Jugoslavia che degli esuli provenienti da quelle terre.
“Il compito non è facile – ha dichiarato il dott. Jerian – ma credo che i miei predecessori abbiano operato con grande senso di responsabilità nel ristabilire un equilibrio economico e finanziario dopo il periodo di difficoltà che solo pochi anni fa questo Ente ha dovuto affrontare. Oggi siamo alla guida di un’istituzione che nel 2024 festeggerà i suoi centoventicinque anni di vita, e ritengo doveroso ricordare l’atto fondante adottato dal Consiglio Comunale di Trieste nel 1899, con l’istituzione dell’Università del Popolo di Trieste, finalizzato” a sollevare la cultura generale della popolazione”.
Il Presidente Jerian, rilevando che il territorio di Trieste rappresenta a livello nazionale ma anche europeo una delle aree a più alta concentrazione di enti e ricercatori di alto valore culturale e scientifico, sottolinea anche come esista ancora troppo distacco fra la cittadinanza e le istituzioni scientifico culturali, e che, pertanto, sia necessario valorizzare e la conoscenza non solo scientifica ma anche quella delle nostre radici storiche e culturali che spesso appare poco diffusa, specie nelle giovani generazioni.
C’è bisogno di Cultura, quale elemento primario di progresso sociale. elemento essenziale per consentire uno sviluppo sociale equilibrato e con ciò dando un senso nuovo e attuale alla delibera comunale del 1899 offrendo la possibilità di “conoscere” anche a quella parte di popolazione che non ne avrebbe avuto la possibilità.
La Cultura, intesa quale elemento di conoscenza e libertà, oggi deve convivere con l’evoluzione tecnologica e l’avvento di internet e dell’intelligenza artificiale, che, se da una parte sono parti inscindibili del progresso, dall’altra troppo spesso diventano veicoli di diffusione di teorie e informazioni in campo culturale, politico, sanitario, false e prive di qualsiasi fondamento.
Ecco perché – ha concluso Jerian – è necessario che l’Università Popolare di Trieste sia uno strumento finalizzato a ristabilire un equilibrio, che sia a disposizione di tutti per restituire dignità a questo concetto nobile di conoscenza: compito che non può rimanere circoscritto alla sola città di Trieste, ma estendersi anche alle aree contermini al territorio nazionale ma nelle quali vivono tanti italiani che vogliono conservare memoria e identità, ma anche progredire economicamente e culturalmente senza dimenticare le proprie radici.
L’Assemblea dei Soci è proseguita con l’intervento del Vice Presidente Paolo Rovis, che ha fornito ai presenti gli elementi salienti caratterizzanti i bilanci consuntivo 2022 e previsionale 2024, nonché una panoramica dell’offerta formativa dell’Università Popolare di Trieste a favore della cittadinanza.