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Mercoledì 5 maggio, dalle ore 15.00 alle ore 17.00, sulla piattaforma Zoom, si terrà la videolezione intitolata “Figli delle App … i nostri ragazzi in rete tra opportunità e insidie”, visibile ai presidi e docenti della Comunità Nazionale Italiana di Slovenia e Croazia.  Relatori, il prof. Francesco Pira, Associato di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi – Coordinatore Didattico del Master in Esperto in Comunicazione Digitale per PA e Impresa – Università degli Studi di Messina e il prof. Andrea Altinier, docente di Comunicazione Pubblica e d’Impresa – IUSVE Università Salesiana di Venezia e Verona – esperto in Comunicazione Digitale.

L’incontro virtuale è organizzato dall’Università Popolare di Trieste, in accordo con l’Unione Italiana, con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Saranno affrontati aspetti della didattica a distanza e presentato il libro del prof. Pira “Figli delle App. Le nuove generazioni digital popolari e social dipendenti” (Franco Angeli).

Nel corso dell’incontro al centro la generazione di preadolescenti e adolescenti che ci mostra come la rivoluzione tecnologica sia ormai compiuta. La tecnologia è parte integrante delle loro vite. Si muovono tra app e dimensione social in un fluire quotidiano h24 di interazioni, produzione di contenuti e creatività e, per la prima volta, l’e-learning è entrato nelle loro vite.

Il volume è anche l’occasione per condividere i dati dell’ultima ricerca realizzata dal prof. Pira. Il terzo capitolo è infatti interamente dedicato ai risultati della survey online “La mia via ai tempi del Covid”. Condotta nel periodo aprile – maggio 2020, ha coinvolto in totale 1.858 ragazze e ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori che hanno risposto ad un questionario online composto da diciassette domande. I dati evidenziano come questi adolescenti rappresentino a tutti gli effetti la prima generazione digitale. Praticamente il 100% (96,6%) degli intervistati possiede uno smartphone e oltre l’80% (88,8%) ha un computer. Uno degli aspetti di maggiore interesse emerso è quello relativo alla tendenza a isolarsi rispetto all’ambiente familiare. Sempre più dipendenti dal gruppo di pari, hanno vissuto una forte sensazione di isolamento, paura e scoraggiamento, con oltre il 60% degli intervistati che dichiara di avere provato questo sentimento.

C’è poi un dato che più di tutti gli altri offre spunti di approfondimento, ed è quello relativo all’eventuale possesso di un profilo social falso. Su 544 risposte ottenute, il 69% ha dichiarato di averlo. Vivono su Instagram e Whatsapp. Appare evidente, una volta di più, come nell’era liquido-moderna l’inganno sia diventato centrale nei processi di comprensione del reale, e la distinzione tra vero e falso non sia più percepita.

Insieme al prof. Andrea Altinier affronteranno temi legati alla fruizione dei media, dell’evoluzione della media education e delle buone regole per la didattica a distanza.